Mercoledì 03 Febbraio 2021
Occupazione illecita, risarcimento danni e prescrizione
CORTE DI CASSAZIONE PRIMA SEZIONE CIVILE- sent. n. 3646/2020 del 12.2.2020- C.M. ed altri (Avv. G. Valla) c. Arca Jonica e Comune di Grottaglie- In materia di occupazione usurpativa, ai fini della decorrenza della prescrizione ex art. 2935 cod. civ., è insufficiente la mera consapevolezza del privato di avere subito un'occupazione e/o una manipolazione senza titolo dell'immobile.
La controversia, avente ad oggetto il risarcimento per la perdita di proprietà di un suolo occupato dal Comune di Grottaglie e dall’IACP del quale mai è stata pronunciata l'espropriazione, né mai pagata l’indennità di espropriazione, né corrisposto alcun risarcimento, è approdata per la quarta volta dinanzi alla Corte d’Appello di Lecce, dopo tre cassazioni con rinvio (Sez. I, n. 20772 del 26.10.2004, n. 6216 del 13.3.2013 e n. 3646/2020).
Nell'ambito del terzo giudizio di rinvio, la Suprema Corte, conformandosi all'indirizzo interpretativo nel tempo costante (ex multis: Cass. SU 19/01/2015 n. 735; Cass. 05/03/2015 n. 4476; Cass. 07/10/2016 n. 20231; Cass. 29/09/2017 n. 22929) ha stabilito che, ai fini della decorrenza della prescrizione ex art. 2935 cod. civ., è insufficiente la mera consapevolezza del privato di avere subito un'occupazione e/o una manipolazione senza titolo dell'immobile e evidenziando "la necessità che il danneggiato si trovi nella possibilità di stimare la gravità delle conseguenze lesive per il suo diritto dominicale anche con riferimento alla loro rilevanza giuridica e, quindi, in particolare, al verificarsi dell'effetto estintivo- acquisitivo definitivo perseguito dall'amministrazione espropriante" .
L'indicato principio, che lega alla proposizione della domanda di danno per equivalente la consapevolezza del privato, leso, del sofferto pregiudizio e del suo articolato prodursi quanto a causa ed effetti, è conforme ai principi della Corte EDU su effettività e prevedibilità della tutela del diritto di proprietà e quindi sul rispetto del principio di legalità cui deve essere improntata l'azione della p.A. nell'ingerirsi nel diritto del privato.